Alexandr Sheludcko

Opera MATERIALI ALEXANDR pagina 7 opera
Opera MATERIALI ALEXANDR – pagina 7 opera
ALEXANDR SHELUDCKO

Biografia

Sheludckò Alexandr nasce il 13 aprile 1988 a Ternopil, nell’Ucraina occidentale, terra segnata da divisioni culturali e storiche profonde. La sua infanzia è uno spaccato culturale complesso: da un lato, l’eredità materna radicata nell’occidente ucraino, dall’altro, il padre proveniente dalla parte russofona del Paese. Questa doppia appartenenza è sia ricchezza linguistica e culturale, che fonte di conflitti e divisioni che segnano profondamente il suo percorso personale e artistico.

Alexandr è un iperrealista. La sua pittura è esercizio di rigore, di metodo, di costanza e dedizione. Il suo lavoro è disciplina e l’obiettivo è cogliere ogni sfumatura con estrema esattezza. Esercizio tecnico ed emozione convivono in un equilibrio perfetto.

Le figure che Alexandr rappresenta nei suoi quadri sono persone che hanno attraversato la sua vita. In esse si esprimono rarefatte e accennate tracce: la luce illumina i soggetti e li trasforma in stasi e movimento.

Per comprendere il rigore di Alexandr, è necessario capire la sua storia. Nel 1991, l’Ucraina ottiene l’indipendenza dall’Unione Sovietica, e nello stesso anno i suoi genitori si separano. Da quel momento la sua esistenza viene stravolta: la famiglia si sgretola, e Alexandr diventa uno degli “orfani bianchi”, bambini che vedono migrare i propri genitori verso l’Europa, lasciati soli in patria. A 9 anni, si trasferisce a Mosca con la madre, che lavora come educatrice in un orfanotrofio. Qui, vive immerso in un mondo di bambini in transito. Nel 2003, emigra con lei per arrivare in Italia. È qui che, nonostante le difficoltà di una vita nell’anonimato, senza documenti né diritti, Alexandr inizia il suo percorso di artista e uomo, dedicandosi da solo allo studio della lingua, della letteratura italiana, della storia, della filosofia e della musica. Studia il violoncello e il basso.

Gli viene riconosciuta l’immunità umanitaria solo nel 2015, data in cui ottiene i documenti per circolare liberamente, per mostrare un cognome ed esistere come artista.

Esposizioni e riconoscimenti

Nel 2012, partecipa alla mostra “I SAVED THE WORLD TODAY _ Viaggio d’amore nel futuro” a Torre del Greco, dove le sue opere vengono curate da Simona Chiapparo. Espone poi a Londra nel 2017 presso la Rose&King Art, un evento che rappresenta un momento importante per la sua carriera. Nel 2020, prende parte ad Arte Padova con ARX Gallery, e nel 2022 una delle sue opere diventa parte della collezione permanente del CAM Museum di Casoria.

Nel novembre 2024, presenta presso la Chiesa di Portosalvo la mostra ///7812Luce, curata da Melania Fusaro (galleria Spazio A57), Federica Guida e Luigi Ciliberti (Associazione Culturadice). Questa esposizione esplora la complessità della luce come simbolo di riconciliazione interiore, presentando un percorso visivo che attraversa temi di identità, memoria e trasformazione.

Azioni performative

  • La cura della ferita (Piazza Bovio Napoli – novembre 2024)

A seguito dell’apertura della sua personale ///7812 presso la Chiesa di Portosalvo, l’opera centrale “Il Martirio” viene offerta al pubblico. La gente è intervenuta su di esso lasciando il segno del suo passaggio. Lo sguardo caduto sul soggetto ne ha modificato la percezione e dunque la sua realtà.

  • ///Nostri Prieghi (galleria Plart Napoli – gennaio 2025)

E’ inserita all’interno di una manifestazione di beneficenza organizzata dall’associazione C.R.A.S.A. APS.

L’artista crea uno spazio sacro, un’architettura chiamata alla spiritualità. Offre la possibilità ai visitatori di vivere lo spazio, di riprogettarlo con il loro passaggio. Sarà riverso un quadro sul pavimento e su di esso verranno accese le candele offerte ai visitatori. La cera creerà un manto sul quadro e la sua struttura sarà modificata per sempre.

Opere d'arte

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